Il progetto espositivo si concentra su uno degli aspetti più intimi e fondanti della pittura di Davanzo: il ritorno alla memoria dell’infanzia e dell’adolescenza come radice creativa, fonte di ispirazione e, al tempo stesso, terreno condiviso con lo spettatore. In questo senso, la mostra si propone come un viaggio emozionale e universale che intreccia biografia personale e archetipi collettivi, invitando il pubblico a ritrovare in sé la stessa memoria primitiva che l’artista fa rivivere sulla tela.
Saverio Simi De Burgis sottolinea come Davanzo non si limiti a un recupero nostalgico, ma restituisca alla memoria infantile una funzione vitale e terapeutica: «Ogni dipinto – scrive il curatore – è una traccia che rievoca un mondo lontano ma ancora presente, che appartiene tanto all’artista quanto a ciascuno di noi. È in questo spazio della condivisione che la sua pittura trova il suo senso più profondo».
Le opere esposte, molte delle quali ispirate a vecchie fotografie scolastiche, si muovono tra realismo e lirismo, alternando malinconia e ironia. Non sono semplici ricordi privati, ma immagini che si trasformano in una sorta di “album collettivo”, in cui ogni visitatore può riconoscere frammenti della propria esperienza. Il linguaggio pittorico di Davanzo, nato inizialmente da un approccio fotografico, conserva una forte impronta compositiva e realistica, pur aprendosi a suggestioni che rimandano all’Espressionismo, al Surrealismo e a riferimenti a grandi maestri come Francis Bacon, Gerhard Richter, Marlene Dumas e Carmelo Zotti.
L’artista stesso riconosce nella memoria dell’infanzia un patrimonio universale, capace di intrecciare radici personali e dimensione collettiva, e di restituire un senso di continuità tra passato, presente e futuro.
Seppur non si tratti di un’antologica, Sulle tracce dell’infanzia rappresenta una tappa significativa nel percorso di Davanzo, un’occasione per soffermarsi sulla sua capacità di trasformare frammenti autobiografici in materia pittorica viva, densa di riferimenti culturali e profondamente comunicativa.
Walter Davanzo è un artista affermato, le cui opere arricchiscono prestigiose collezioni pubbliche e private. Autodidatta, ha trovato un punto di svolta nell’incontro con Carmelo Zotti, che lo ha spinto a una dedizione esclusiva alla pittura. Le sue esperienze professionali, i viaggi in Sud America, Africa (con una particolare predilezione per il Marocco) ed Europa, e la lunga permanenza a Berlino negli anni ’90 hanno contribuito ad ampliare la sua sensibilità e a nutrire il suo immaginario, intrecciando influenze culturali e artistiche eterogenee. In tutta la sua produzione, la pittura resta per lui un linguaggio di contenuti, non solo di forma: uno strumento per esprimere esperienze vitali ed esistenziali, e per mantenere vivo il legame con le proprie origini.
Personale di Walter Davanzo
SULLE TRACCE DELL’INFANZIA
Saverio Simi De Burgis
18 september – 15 october 2025
Spazio Thetis
Tesa 106
Arsenale Nuovissimo - Bacini, Venezia
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